Archeologia in Lazio: Abitato Etrusco di Luni sul Mignone - Blera
Categoria: archeologia etrusca
Tipo: abitati/città
Immerso in un territorio molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico e a grande distanza da centri abitati (è raggiungibile con un articolato percorso in gran parte di trekking), Luni sul Mignone si trova a 10 km da Blera. Lungo il percorso, molto vario, si trova un ponte che rappresenta una bella testimonianza di archeologia ferroviaria. Questo, che è uno dei luoghi più antichi dell’Etruria (tracce anche dell'Età del Bronzo), fu una delle aree archeologiche che attirarono l'interesse di Re Gustavo di Svezia il quale vi condusse importanti scavi negli anni '60.
L'insediamento di Luni si trova nominato in documenti medioevali, indicato come Lunum, nome che esso probabilmente aveva già nel tempo più antico. Qui sono state trovate tracce di vita risalenti alla preistoria (media e tarda Età del Bronzo ed Età del Ferro) e alla protostoria etrusca.
L'abitato si sviluppò raggiungendo il massimo splendore tra l’VIII e il V sec. a.C., motivo di sviluppo era rappresentato dalla vicinanza al territorio minerario dei Monti della Tolfa, circostanza che probabilmente era già stata ragione di scambi anche con popoli d'oltremare. La decadenza di Luni iniziò in periodo tardo-etrusco e si aggravò con la conquista del territorio da parte dei Romani nel III sec. a.C.. Una modesta forma di vita si ebbe ancora nell’Alto Medioevo (vi si trovano resti di un piccolo castello e di una cappella, costruita sul luogo di un santuario del 500 a.C.).
Nei primi anni '60 il sito fu oggetto di scavi da parte del Re Gustavo VI Adolfo di Svezia che mise in luce, tra l’altro, parte della cinta muraria etrusca e numerose capanne anche preistoriche e tombe protostoriche; in particolare, negli strati dell'Età del Bronzo furono ritrovati frammenti di ceramiche, anche di provenienza micenea, circostanza che testimonierebbe contatti con genti egee risalenti a ben oltre mille anni a.C.
L'area archeologica dell'antico abitato etrusco si trova sull'altura tufacea, chiamata oggi Piano di Luni, che si colloca tra il torrente Canino, il torrente Vesca e il fiume Mignone. Sono state messe in luce tracce di opere di difesa, di primitive abitazioni e di luoghi di culto, attribuibili ad un arco temporale molto ampio, che va dalla Civiltà Appenninica (età del Bronzo) fino al periodo medio - etrusco.
Tra i resti di maggiore interesse si osservano fondi di capanne ovali, tratti di fondazioni di edifici anche di notevoli dimensioni per l'epoca - tra cui sembra si possa riconoscere l'importante residenza di un capo - e tratti di mura difensive in tufo. Sulle alture vicine all'abitato si collocavano le Necropoli. Questo luogo è solitario, molto suggestivo e non facilmente raggiungibile, circostanza che ne accresce il fascino, ma spiega anche in parte un certo suo grado di abbandono. Materiali provenienti da Luni sul Mignone si trovano al Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia.
Per informazioni:
Per raggiungere l’area archeologica di Luni sul Mignone occorre percorrere la S.P. Via Monteromanese fino alla ex Stazione Ferroviaria di Civitella Cesi nei cui pressi (Strada della Dogana) inizia il percorso per Luni che è praticabile con auto solo per un piccolo tratto; istruzioni per il successivo percorso (trekking) si trovano sul sito del Comune di Blera (www.comune.blera.vt).
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