Siti archeologici e aree naturali a Rieti: le tue vacanze in Lazio

 

Il monumento alla lira

Il Monumento alla Lira, RietiIl monumento alla Lira: Rieti ospita il Monumento Nazionale alla Lira, inaugurato il 1º marzo 2003 in Piazza Cavour. L'opera, realizzata con la fusione di 2.200.000 monete da 200 Lire, presso le Fonderie Caggiati di Parma su disegno di Daniela Fusco, rappresenta l'Italia turrita che sostiene una grande moneta da una Lira, mentre su uno dei tanti tessuti che l'avvolgono è impressa la scritta "L'Italia per la Lira".

La faccia anteriore della moneta riporta la grafica della Lira coniata nel 1951, mentre il retro originariamente corrispondeva a quello della moneta da una lira emessa nel 1861, ma fu sostituito nel 2008 e oggi la statua tiene fra le mani una moneta con i dritti della prima e dell'ultima Lira coniata.

La statua è rivolta verso il Ponte Romano, mentre su un lato scorre un piccolo rivolo d'acqua che simboleggia il fiume Velino, il simbolo della ricchezza di Rieti e della sua provincia: l'acqua. Si scelse Rieti per la collocazione di tale monumento, per il suo valore simbolico, dato che il capoluogo sabino storicamente è riconosciuto come il centro della penisola.

  • Organo di Dom Bedos: custodito nella chiesa di San Domenico, è un imponente organo di costruzione recente, e misura 14 metri di altezza. La costruzione è basata sui due trattati del Settecento, l'Art du Facteur d'Orgue di Dom Bedos de Celles e L'Art du Menuisier-Carrossier di Andreas Roubo; è uno degli strumenti artisticamente più rilevanti al mondo; conta solo due analogie storiche: l'organo di Saint Croix di Bordeaux e l'organo Moucherel di Albi.
     
  • Piazza San Rufo: Si tratta di una piccola piazzetta situata nel centro storico cittadino e raggiungibile da quattro accessi diversi. In essa la storia colloca il centro geografico della penisola italiana.

 

Siti archeologici

Ponte romano: resti dell'antico ponte romano sul fiume Velino, che attraversa la città.

Rieti sotterranea: resti dell'antica via Salaria ormai contenuti nelle cantine di alcuni palazzi di via Roma (la strada principale del centro di Rieti).

 

Aree naturali

Il Monte TerminilloIl Monte Terminillo risulta una destinazione molto frequentata durante la stagione invernale. Migliaia di persone, usufruendo dei numerosi alberghi ivi presenti, sfruttano la stagione sciistica per apprezzare le bellezze di questa montagna. Tuttavia l'impiantistica è in sostanza la stessa da 30 anni. Questo ha causato un progressivo allontanamento delle grandi folle di turisti regolarmente presenti negli anni sessanta e settanta.

Oggi si sta cercando di restituire slancio alla montagna e ne è un esempio la realizzazione dell'illuminazione di un tratto delle piste da fondo il quale può così essere utilizzato anche in notturna, e dell'ammodernamento di alcuni impianti. La montagna comunque non offre attrazioni solo per gli amanti dello sci, infatti anche d'estate si presta per escursioni lungo i percorsi segnati del CAI.

Lago Lungo e Lago di Ripasottile: Sono ciò che resta dell'antico lago velino, entrambi fanno parte della Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile. La riserva ha un'estensione di circa 3000 etteri, si dispiega all'interno dei comuni di Rieti, Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Poggio Bustone, Rivodutri ed è quindi posta all'interno della piana reatina a circa 7 km dal capoluogo.

Fiume Velino: Anche in epoca contemporanea, nonostante lo sviluppo dell'industria, il fiume ha mantenuto buona parte della limpidezza che lo ha sempre caratterizzato e oggi alcuni tratti dei suoi argini cittadini risultano facilmente accessibili e sono meta di coloro che amano correre all'aperto, o semplicemente fare passeggiate a piedi o in bicicletta, grazie anche alla separazione di tali tratti dal traffico automobilistico.

Cammino di Francesco: La pianura sulla quale si estende la città, viene chiamata anche Valle Santa per il suo legame con San Francesco d'Assisi. Le tracce più evidenti del passaggio di Francesco, sono i quattro santuari che sorgono presso Greccio, La Foresta, Fontecolombo e Poggio Bustone.

Nel 2003 è stato istituito un percorso di circa 80 km diviso in otto tappe, che permette di raggiungere i quattro luoghi ripercorrendo le strade sulle quali passò il Santo, toccando quindi anche mete come il centro di Rieti e il Terminillo. Per permettere di orientarsi lungo il tragitto, sulle strade interessate sono dislocati alcuni cartelli in legno con le indicazioni necessarie a raggiungere i luoghi e dei segnali, con la forma del logo del cammino, in vernice gialla sulle pavimentazioni stradali.

Per il pellegrino è disponibile anche un attestato, chiamato “Passaporto”, che dimostra l'effettivo compimento del percorso. Esso va ritirato presso uno dei quattro santuari Francescani e va fatto timbrare ad ogni tappa. In più, se il percorso viene compiuto in non meno di due giorni, si può richiedere l'”Attestato del pellegrino” all'Ufficio del Cammino di Francesco.