Commercio e turismo: ferie e villeggiatura a Frosinone
Il settore terziario della provincia ha come riferimento principale la città capoluogo e i centri principali che sono sedi importanti di uffici e amministrazioni decentrate, un esempio sono Cassino e Sora. Presso la città di Cassino è in particolar modo sviluppato il sistema economico che si concentra nell’università cittadina che nacque negli anni settante e nel tribunale.
Sora a sua volta è un importante polo fieristico ma anche un sistema di promozione commerciale notevole. Numerose città e associazione folcloristiche collegano la promozione turistica con il termine Ciociaria, infatti già negli anni del fascismo il Touring Club Italiano utilizzava questo termine per identificare la provincia di Frosinone, all’epoca Campagna.
L’area della ciociaria, resa fertile solo nelle zone a fondovalle e suddivisa dalle montagne, fu oggetto di contesa in ogni epoca, infatti il celebre Giosuè Carducci la indicò come “grande e solenne paesaggio pagano e cattolico”. Uno dei segni caratteristici di queste terre è la presenza di numerose strutture di culto come monasteri e palazzi religiosi, una tradizione di spiritualità, arte e cultura che collega i templi rurali antiche e le acropoli arcaiche delle Città di Saturno, ma anche le cattedrali di Alatri e Anagni o con i conventi benedettini dove ebbe origine il monachesimo occidentale.
Presso la città di Subiaco possiamo ammirare due monasteri di Santa Scolastica e San Benedetto, proprio presso quest’ultimo, al di sotto di due strutture sovrapposte e affrescate in modo egregio da artisti delle scuola senese e umbra, si trova il Santo Speco, una grotta dove il Santo passò tre anni di eremitaggio prima di diffondere la sua fede con il mondo. Se visitate questa struttura vi potrete rendere conto del perché è tutt’oggi scelta come meta di meditazione ed eremitaggio.
Nel cuore della ciociaria troviamo un paese con un nome singolare, Strangolagalli, si racconta che nacque per volere di Federico II di Svevia che lo edificò con l’obiettivo di realizzarne una fortezza inespugnabile per opporsi allo Stato della Chiesa, infatti i due stati in quel tempo erano delimitati dal fiume Liri. Fondata da Benedetto nel 529 presso le rovine di un antico tempio di Apollo, l’Abbazia di Monte Cassino da un esile oratorio in poco tempo si trasformò in un faro di civiltà che ha lasciato una storia parte della cultura universale ricopiata dai monaci su codici di pergamena.
Montecassino fu riedificata in base alle linee originali in seguito ai bombardamenti del 1944, per restituire l’immagine più antica sono oggi presenti le oreficerie e i paramente del Tesoro, volumi della biblioteca nel cui archivio è custodito anche il noto Placito capuano, prima testimonianza in lingua italiana volgare. Una delle tante meravigliose abbazie ciociare è quella di Casamari, del Duecento presso il territorio di Veroli, costruita per mano dei Cistercensi in uno stile particolare caratteristico del loro ordine; uno stile gotico con l’assenza quasi totale di ornamenti, uno stile semplice ed elementare che diventa un capolavoro.
Degna di nota è anche la Certosa di Trisulti, distante da Collepardo circa sette chilometri, presso i monti Ernici dove il panorama è decisamente magico assieme alla chiesa barocca e alla farmacia settecentesca del convento. Ma non solo monasteri, lungo il territorio della provincia di Frosinone sono presenti numerose città arroccate che custodiscono le vestigia di popoli preromani.
Un esempio sono le Acropoli degli Ernici e dei Volsci circoscritte da mura poligonali. Fortezze dette ciclopiche data la maestosità delle loro costruzioni che molto spesso furono inespugnabili anche ai Romani nel periodo delle guerre laziali. Tali mura nella città di Arpino sono parte integrante delle case di Civitavecchia, un borgo molto suggestivo che rappresentò la primissima fase urbana della città. Quella che oggi presenta il miglio stato di conservazione è senza dubbio l’Acropoli di Alatri, che ebbe origine per volere delle popolazioni successive agli Ittiti e alla cultura micenea.
Sempre nella città di Alatri è particolarmente interessante la collegiata di Santa Maria Maggiore, tra le strutture più belle del romanico laziale. Non solo resti archeologici ma anche testimonianza medievali presenti in molti comuni della Ciociaria; un esempio è Borgo San Leucio, tra i rioni più antichi di Veroli, ma anche il palazzo trecentesco Cantelmi di Atina, la rocca di Fumone, la chiesa di Santa Maria della Libera presso Aquino e le mura di Boville Ernica e di Vico.
Presso la città di Ceccano è possibile ammirare la chiesa di San Nicole del XII secolo, un raro e meraviglioso esempio dell’arte gotico-romanica ma anche la chiesa di Santa Maria a Fiume del periodo medievale riedificata in seguito ai bombardamenti in occasione della Seconda Guerra Mondiale, infine il Castello dei Conti di recente restaurazione. In particolar modo ad Anagni ritroviamo validi esempi del periodo medievale soprattutto grazie all’interesse suscitato tra i pontefici romani, in seguito al suo ruolo di capitale degli Ernici.
La città amata da Bonifacio VIII è particolarmente interessante per il suo centro storico aristocratico duecentesco ma anche per la cattedrale di Santa Maria grazie all’eleganza dell’impronta romantica e per le sculture presenti nella Cappella Caetani.
Particolarmente interessante è anche il Parco Nazionale d’Abruzzo che include la zona montuosa occidentale ma anche una incantevole cascata nel bel mezzo di un centro cittadino presso Isola del Liri, dove in realtà sono presenti due cascate: Cascata Grande e Cascata Valcatoio.