Archi di San Lidano - Sezze. Le tue vacanze culturali in Lazio

Categoria: archeologia romana e/o proto laziale
Tipo: antiche vie/ponti/porti

Il Tempio di Ercole a CoriI c.d. Archi di San Lidano sono i resti di un grande ponte romano e si ergono isolati sul piano della campagna pontina (presso Sezze Scalo); fa un certo effetto constatare che il terreno è perfettamente in piano e non esiste alcun corso d'acqua da scavalcare. Il corso d'acqua fu prosciugato negli anni trenta a seguito delle opere di bonifica delle acque alte delle Paludi Pontine. L'antico Ponte, interamente in opus quadrata, era al servizio di una strada abbastanza importante che collegava la Via Appia a Setia (Sezze).

Il nome deriva dal monaco (divenuto poi Santo) che aveva riutilizzato questo antico ponte nella sua opera di bonifica della palude, condotta nell'XI secolo in concomitanza con la fondazione di un vicino monastero (S. Cecilia) ora scomparso.

Questo Ponte di epoca repubblicana, probabilmente del II a.C., è in opus quadratum (costruito con grandi blocchi di pietra locale) ed era originariamente formato da tre arcate a tutto sesto, per una larghezza di 4,5 m e una lunghezza di 13,5 m. Di questa costruzione si è conservato solo l'arco centrale (integro) e uno degli archi di rampa (malridotto), mentre resti del secondo arco di rampa si osservano nel terreno circostante; nessuna traccia del corso d'acqua che passava sotto il Ponte.

Per quanto riguarda la strada per cui era stato costruito, esso era un tratto stradale che si staccava dal XLI miglio dell'antica Appia e si portava sotto Setia (antica Sezze) proseguendo quindi per Privernum e la via Latina. Fece probabilmente parte anche del percorso alternativo che poi Nerva creò per aggirare le paludi quando esse creavano problemi per raggiungere da Forum Apii la porta Nord di Decennovium (Terracina).

L'epoca a cui si fa risalire questo Ponte corrisponde a quella del massimo splendore di Setia, di cui peraltro rimangono nel territorio molte tracce (come i resti maestosi della Villa alle Grotte e la Tomba detta La Torre); nella stessa Sezze si conservano tratti di mura ed altri resti romani.

La zona è molto importante anche per la preistoria italiana: qui vicino si trova l'Arnalo dei Bufali, grotta dove fu rinvenuta una famosa raffigurazione schematica di uomo, in ocra rossa (del Paleolitico, ora al Museo Pigorini di Roma). A Sezze si trova anche un interessante Antiquarium dedicato ai numerosi ritrovamenti archeologici ed altre testimonianze romane, preromane e preistoriche locali.

Tra gli altri siti archeologici, non lontani da Sezze Romano, si segnalano (ai bordi dei Monti Volsci Lepini) i Resti Urbani di Cori Romana (v. Cori), i resti della Città di Norba (v. Norma) e della Città di Privernum (v. Priverno); nella pianura verso la costa tirrenica si trovano i resti della Città di Satricum (v. Latina)
 

Per informazioni:

I c.d. Archi di San Lidano si trovano a lato della omonima Via che corre ai piedi dei Monti Lepini presso Sezze Scalo.