Catacomba ad Decimum - Grottaferrata: archeologia in Lazio

Categoria: archeologia romana e/o proto laziale
Tipo: catacombe/necropoli

Acquerello di Franz Karl Kebel sull'Abbazia di GrottaferrataAppena inizia la salita che da Roma porta ai Colli Albani, verso Grottaferrata (graziosa cittadina dei Castelli Romani), quando la via Anagnina (biforcandosi attorno alla collina) diventa a senso unico, si tocca il X miglio della strada antica. Appena passata la biforcazione, sulla sinistra della strada si scorge un cancelletto con un piccolo viale ornato da cipressi che porta ad una casupola: è questo l’ingresso di una delle poche catacombe romano-cristiane fuori del territorio della Capitale.

Non è una grande necropoli, ma la sua visita si presenta di grande interesse per la sua sostanziale interezza (perché rimasta nascosta per quasi quindici secoli) e per il gran numero di iscrizioni in latino e greco che si conservano nel loro stato originario.

La Necropoli paleocristiana sotterranea ‘ad Decimun’ si trova al X miglio dell'antica Via Latina (ora S.P. Anagnina, nel territorio comunale di Grottaferrata) vicino al luogo dove la via intersecava la Via Valeria (attuale Via della Cavona); il riferimento è attestato da un cippo miliare dell’età di Massenzio che fu rinvenuto nel '700 nelle vicinanze (al km 6 dell’odierna provinciale).

La via Anagnina in questo tratto ricalca il percorso dell'antica Via Latina, strada che collegava Roma alla Campania (attraverso la Valle del Sacco-Liri, prima che fosse costruita la Via Appia, dal percorso prossimo alla costa Tirrenica).
La zona era a quei tempi ricca di ville dei patrizi romani che si erano dedicati alla messa a frutto di questi fertili terreni ed in specie alla coltura della vite (che ancora oggi contribuisce alla fama di questi colli).

Qui si trovava una Statio delle poste romane e l’abitato di una comunità che ne era al servizio; poco discosto, c'era un grosso villaggio (Vicus Angusculanus) che ospitava gente che lavorava i terreni delle ville. Fu proprio questa Comunità dei Decimiensi che, verso la fine del III secolo d.C. diede origine alla Catacomba e la utilizzò fino ai primi del V secolo.

Il cimitero fu scoperto casualmente solo nel 1905, in occasione di uno scasso agricolo del terreno sovrastante e fortunatamente si riuscì per tempo (per merito della vicina Abbazia di S. Nilo) a salvarlo da devastazioni, per cui uno dei suoi più grandi pregi è la sostanziale integrità.

Il sepolcreto si sviluppa a nove metri di profondità e si compone di due gallerie parallele principali in cui si innestano bracci minori, per una estensione totale di circa 250 metri. La catacomba è scavata in un banco di scuro tufo peperino, una pietra tipica dei Castelli Romani e (cosa insolita per le necropoli) le gallerie avevano la volta a botte intonacata, anche se solo poche tracce di intonaco sono ancora visibili.

La tipologia delle tombe è molto variopinta, dai comuni loculi a parete fino a piccoli monumenti e tombe ad arcosolio. Il sepolcreto conserva un discreto numero di affreschi anche pregevoli (purtroppo solo alcuni si sono salvati dai danni dell'umidità), ma soprattutto molte iscrizioni ed epitaffi. Queste scritte (in latino o greco), apposte sulle lapidi ovvero sulle malte di sigillatura, costituiscono una rara testimonianza della evoluzione della scrittura nel paio di secoli di utilizzo della Catacomba.
La Catacomba Ad Decimum è di proprietà del Vaticano; grazie all’opera dei volontari del locale Gruppo Archeologico Latino ne è assicurata la visita in determinati giorni.


Nei pressi della Catacomba si è ritrovato un ipogeo detto delle Ghirlande con due sarcofagi di grande pregio (di Carvilio Gemello e di sua madre Ebuzia Quarta) che troveranno sistemazione in uno spazio museale presso l’Abbazia di Grottaferrata.

Tra gli altri siti archeologici, non lontani dalla Catacomba ad Decimum, oltre al vicino Criptoportico di Grottaferrata (v. Grottaferrata), si segnalano il Criptoportico del Barco Borghese e le rovine della Città di Tusculum (v. Monteporzio Catone), i Resti Urbani di Albano Romana e la Catacomba di San Senatore (v. Albano Laziale), la Via Sacra a Monte Cavo (v. Rocca di Papa.
 

Per informazioni:

La Catacomba si trova sul lato sinistro della Via Anagnina (provenendo da Roma), prima di Grottaferrata subito dopo l’inizio del tratto a senso unico; la strada è percorsa da Bus Cotral in partenza dal capolinea Anagnina. Il luogo è recintato e le visite sono possibili solo con guida, a cura dei volontari del Gruppo Archeologico Latino (G.A.L.) generalmente la domenica (ove non coincidente con festività civili o religiose) ed eventualmente in altri giorni, ma su prenotazione; si consiglia comunque di informarsi sempre, prima di recarsi sul posto.