Itinerari turistici in Lazio: Il Pantheon
Il tempio del Pantheon è uno di quei monumenti che non si può non andare a visitare facendo un giro turistico nella magnifica città di Roma.
Si trova nella zona del Campo Marzio, nel luogo in cui, secondo la leggenda, Romolo il fondatore della città, alla sua morte sarebbe asceso al cielo portato da un’aquila.
Il Pantheon, grazie a favorevoli eventi storici, non subì importanti depredazioni, per cui è giunto ai giorni nostri quasi intatto, nella sua magnificenza di oltre 2000 anni.
Il suo nome lascia intendere che originariamente era sorto come luogo di culto a tutti gli dei, nel lontano 27 a.C.. In seguito ad incendi e terremoti, durante l’impero di Adriano, fu ricostruito in larga parte, così venne aggiunto il pronao e l’imponente cupola, che vanta il primato di essere la più grande mai costruita in calcestruzzo.
L’imperatore Adriano per non far perdere memoria di chi avesse voluto questa magnifica opera architettonica, fece applicare una scritta ricordando il console Marco Agrippa.
Nel 608 d.C. l’imperatore di Bisanzio decise di donare il Pantheon a Papa Bonifacio IV, questa poi si rivelò la fortuna e la salvezza di questo tempio, in quanto sotto il potere del clero la maggior parte dei monumenti, palazzi e templi pagani vennero distrutti per recuperare materiale per costruire chiese cristiane, segnando la perdita di un patrimonio culturale impensabile.
Papa Bonifacio IV consacrò il Pantheon come chiesa cristiana, modificando il nome in “Sancta Maria ad Martyres”; ad oggi risulta ancora una chiesa consacrata dove si celebrano le messe e si svolgono numerosissimi matrimoni in uno scenario spettacolare che racconta secoli di storia.
L’interno si presenta con tre navate divise da una serie di colonne. Ciò che colpisce maggiormente è senza dubbio l’imponente cupola che presenta un diametro di quasi 44 metri.
Per la sua costruzione sono stati presi una serie di accorgimenti per alleggerire la struttura man mano che si saliva, così che nella parte più ampia si sono utilizzati mattoni e calcestruzzo, di seguito i mattoni sono stati sostituiti con frammenti di tufo ed infine si sono usate anche rocce vulcaniche, leggerissime, per portare a compimento questa faraonica costruzione.
L’apice della cupola è formato dall’oculus, un grande foro aperto dal quale proviene l’illuminazione. Il pavimento è stato fatto appositamente con una lieve pendenza per far scorrere meglio l’acqua piovana che entra dall’oculus.
Nel 1600 la struttura del Pantheon si arricchisce di due nuovi elementi, voluti per dargli maggiormente fattezze di chiesa; furono eretti così due campanili che vennero chiamati in senso dispregiativo “orecchie d’asino”. Nel XIX secolo vennero abbattuti in quanto considerati uno scempio su un’opera di così gran valore architettonico.
A partire dal Rinascimento il Panteon si trasformò anche in tomba, dove vennero seppelliti personaggi celebri, come Raffaello Sanzio ed altri nomi noti di artisti vari, oltre a diversi reali d’Italia.
Questo bel tempio, testimonianza della splendida Roma antica, è comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici, scendendo alla fermata Barberini (linea A della metropolitana), oppure prendendo uno dei tanti autobus che passano nella zona, in entrambi i casi bisognerà fare a piedi solo circa 400 metri.
Il tempio del Pantheon è aperto tutti i giorni dalla mattina alla sera, mentre nei giorni festivi rimane chiuso il pomeriggio.